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sabato 6 aprile 2024

LE DONNE E IL JUDO


Il judo è una disciplina ideale anche per le donne,lo hanno dimostrato le Azzurre alle Olimpiadi di tokyo.

Il judo,dopo aver trionfato alle Olimpiadi di Tokyo con Odette Giuffrida e Maria Centracchio che hanno

conquistato per l’Italia ben due medaglie di bronzo, ha dimostrato di essere una disciplina perfetta anche

per le donne. Non solo fa bene al corpo perché è uno sport completo e che migliora anche agilità ed

elasticità muscolare, ma dà enormi benefici anche alla psiche, agendo sull’autostima e la concentrazione e favorendo la socializzazione.

Imparare a cadere per poi rialzarsi

Gli allenamenti si tengono nel dojo, dotato di un tatami, un materassino su cui si impara a cadere per poi

rialzarsi. Un insegnamento fondamentale che vale per ogni età della vita. . Esiste una tecnica che è tra le

prime cose che si imparano quando ci si iscrive ad un corso di judo. Ad esempio mai appoggiare le mani,

cosa che può comportare la frattura del polso o peggio ancora del gomito, piuttosto bisogna imparare a

rotolare», spiega Cristina Fiorentini, Maestra, cintura nera 6° Dan, dieci volte Campionessa d’Italia, con

un importante carriera in Azzurro siglata anche da un bronzo europeo.

Un aiuto per le donne : L'autodifesa femminile.

Le donne facevano fatica a praticare il judo e le altre discipline se non iniziavano da bambine per lo più

uno sport da uomini non aiuta l’integrazione, resa ancor più ardua dal fatto che si tratti di uno sport da

contatto. In un contesto alla pari, invece, ogni donna è libera di iniziare a qualsiasi età.

Judo e autodifesa

Praticare judo aiuta a sapersi togliere da situazioni di pericolo o di fastidio.

Una donna con questo sport si sente più tranquilla anche nelle situazioni di disagio.

Nel judo si lotta con i maschi fin da bambine,quindi anche l'idea di un uomo che mette una mano sulla

spalla fa mano paura.

Molte donne si approcciano da adulte al judo temono anche la vicinanza fisica,prima ancora del contatto.


Giovedì 21 marzo si è svolto a Roma un corteo  in memoria delle vittime innocenti della mafia. Un momento di riflessione e di ricordo per tutte le persone che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata.

L’evento, molto emozionante e toccante, organizzato dall’associazione Libera, ha visto la partecipazione di numerose persone, tra cui familiari delle vittime, rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Durante la cerimonia sono state lette le storie delle vittime, ricordando chi erano e il tragico destino che hanno subito a causa della violenza della mafia. 

Durante l’evento sono stati anche pronunciati discorsi di denuncia e di impegno contro la mafia, ribadendo la necessità di combattere questa piaga sociale e di non dimenticare mai le vittime innocenti. Solo uniti e solidali possiamo contrastare la mafia e difendere i valori della legalità e della giustizia. L’evento si è concluso con un applauso caloroso e con la promessa, da parte del fondatore e presidente dell’associazione Libera, Don Luigi Ciotti, di continuare a lottare per rendere giustizia alle vittime e per costruire un futuro migliore, libero dalla criminalità organizzata. Che questo momento di memoria e di riflessione possa essere un punto di partenza per un’impegno concreto e duraturo contro la mafia.


Di: Nicolò Rotelli e Valerio Rescigno


sabato 16 marzo 2024

DON CIOTTI INVITA LA PLATEA A NON TACERE: "IL MALE ESISTE E VA AFFRONTATO"


Il 9 marzo, inizialmente alla pineta Mazza, ma poi, a causa del maltempo, la manifestazione é stata spostata nella Chiesa di San Benedetto ad Anzio 2 ,le associazioni riunite in “PartecipaRete” hanno dato vita ad una giornata dedicata alla riscoperta della “Partecipazione” come valore per accrescere il senso civico ed il rispetto dei beni comuni, della legalità, della convivenza civile, ripudiando qualsiasi forma di violenza e sopraffazione.

Ad Anzio 2 si sta cercando di curare con le buone pratiche, le ferite di un quartiere tristemente noto come una delle principali piazze di spaccio, sconfiggendo, inoltre, l’indifferenza e la rassegnazione e invitando i cittadini ad essere protagonisti di una vera e propria Riscossa civile. Anzio non è solo mafia, e la parte migliore della società deve far sentire la propria voce. Tutti insieme siamo un Noi, uniti possiamo essere il cambiamento che la città merita.

Gli applausi delle tante persone che affollavano la Chiesa hanno scandito con energia l’intervento di Don Ciotti Presidente di "Libera".


Di Rotelli Nicolò e Timpu Roberta


domenica 10 marzo 2024


Nella nostra società, spesso tendiamo a classificare le persone in base al loro genere, dimenticando che prima di tutto siamo tutti esseri umani. Quando smettiamo di classificare le persone in base al loro genere e le vediamo semplicemente come esseri umani, apriamo la porta a una maggiore comprensione, empatia e rispetto reciproco. Ogni persona ha la propria unicità, le proprie esperienze e aspirazioni, e merita di essere valutata per le proprie qualità e capacità, non per il suo sesso.

Promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne non significa solo riconoscere e rispettare i diritti delle donne, ma anche riconoscere l'umanità e la dignità di ogni individuo. Smettendo di vedere le persone come membri di generi diversi e iniziando a vederle come esseri umani, possiamo costruire una società più giusta, inclusiva e rispettosa per tutti.

La Giornata internazionale della Donna è un'occasione speciale per celebrare non solo il genere femminile, ma l'umanità nella sua interezza. In un mondo che spesso cade vittima degli stereotipi di genere, è fondamentale riconoscere e onorare le donne non solo per il loro sesso, ma per la loro umanità e le loro infinite sfaccettature.

Ogni donna è un individuo unico con le proprie esperienze, passioni, e talenti. Sono madri, figlie, sorelle, amiche, professioniste, artiste, leader e molto altro ancora. È importante guardare oltre le etichette e riconoscere la ricchezza della diversità.

La Giornata internazionale della Donna è un momento per rinnovare l'impegno verso un mondo più equo e inclusivo per tutti.

È un'opportunità per celebrare le conquiste delle donne in tutti i settori della vita, dalle scienze all'arte, dalla politica all'economia. Ogni successo delle donne è una vittoria per l'intera umanità, poiché ci avvicina sempre di più a un mondo in cui il talento e il merito sono riconosciuti indipendentemente dal genere.

La solidarietà tra le donne e tra tutti gli esseri umani è fondamentale per creare un mondo più giusto e compassionevole. Ciò ricorda di sostenerci a vicenda, di amplificare le voci delle donne marginalizzate e di lavorare insieme per affrontare le sfide che ancora persistono nella lotta per l'uguaglianza di genere.

In occasione della Giornata internazionale della Donna, celebriamo non solo il genere femminile, ma l'umanità nella sua totalità. Ogni donna porta con sé un prezioso bagaglio di esperienze e talenti che arricchiscono il tessuto della società. Sia che si tratti di combattere per l'uguaglianza di genere, di ispirare con la propria arte o di guidare con saggezza e compassione, le donne sono esseri umani e meritano di essere celebrate. 

Si ringraziano i vivai e fioreria IMBISCUSO per l'omaggio floreale alle ragazze del nostro Istituto in occasione della giornata dell'8 Marzo.

martedì 27 febbraio 2024

Cultura della legalità: Incontro con i ragazzi del Rione Sanità


Il 16 febbraio 2024, si è tenuto presso l’aula magna dell'Istituto Emanuela Loi un incontro con i giovani della cooperativa "La Paranza" e la Criminologa dott.ssa Flavia Fiumara, coordinato dalla prof.ssa Pasqualina Borrelli. La cooperativa nata con lo scopo di risanare il quartiere Rione Sanità ha oggi 56 dipendenti, rispetto ai 5 nel 2006, anno della sua fondazione e ha un fatturato che di anno in anno cresce sempre di più. L’incontro ha preso avvio con la lettura, da parte di un ragazzo della cooperativa, di una storia tratta dal libro "Vico Esclamativo", raccontando la vita di un giovane che si impegna quotidianamente a rendere i luoghi in cui vive migliori. In seguito, i cinque ragazzi di questa cooperativa, Emmanuele, Sasà, Patty, Marta e Salvatore ci hanno narrato la loro toccante storia. Ognuno di loro si occupa di qualcosa di diverso nelle catacombe di San Gennaro, Salvatore si occupa della progettazione, Sasà gestisce il bar vicino alle catacombe, Patty si occupa della didattica delle catacombe,lavora con i bambini e fa laboratori con loro, e Marta ed Emanuele sono guide turistiche. L’ incontro è terminato con un lungo applauso, e con una bellissima citazione: “La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio di cambiare le cose così come sono.”

E’ da notare la molta partecipazione e l’interesse  da parte degli studenti, per questo incontro, rimasti molto soddisfatti. Anche i docenti si sono complimentati con i ragazzi della cooperativa, e parlando di alcuni temi qualche docente si è anche emozionato, e ciò fa capire quanto siano state difficili le loro storie, e di come, però, si sono rialzati, lasciando una cattiva strada. Questo incontro è da considerarsi come  un punto di partenza, un esempio, per sanare anche le nostre città, Anzio e Nettuno.